Fine Art Giclée Print on textured 285gsm Platinum Etching Paper. 50.8 x 52.8 cm e rifinita con cornice bianca e legno con vetro.

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ARLO - Arlo Sinclair nasce nel 1980 in Inghilterra. E' un programmatore di computer diventato artista. Cosa succede quando mescoli programmazione, dipendenza dai giochi e belle arti? Le sue creazioni rendono omaggio alla bellezza funzionale degli archivi digitali obsoleti e alla cultura pop retrò... il tutto infondendo in ogni pezzo un tocco di giocosa irriverenza. Artista autodidatta con una passione sia per la creazione che per la collezione d'arte, Sinclair trae ispirazione dal suo vasto assortimento di tecnologia obsoleta. Nel 2014 ha iniziato a immaginare le storie non raccontate che ogni manufatto potrebbe contenere. Ha incorporato con cura sottili alterazioni in queste reliquie, infondendole con commenti su temi contemporanei. Per diversi anni, le sue opere hanno adornato le pareti degli appassionati di computer di tutto il mondo, toccando il cuore di coloro che si crogiolavano nella nostalgia delle epoche tecnologiche passate. Tuttavia, negli ultimi anni si è assistito ad un crescente fascino della sua arte, che ha attirato un pubblico molto più ampio con il suo spirito giocoso e le sue prospettive penetranti. Il viaggio creativo di Sinclair è fortemente intrecciato con la cultura pop della fine del XX secolo, dove i mondi della tecnologia, dei giocattoli retrò e dell'arte convergono in una deliziosa sinfonia di nostalgia e riflessione moderna. L'artista ha dichiarato: "I soggetti del mio lavoro sono estremamente personali per me. Ognuno è un oggetto che potrebbe essere trovato in fondo a un cassetto: abbandonato ma molto amato e, per la natura della sua costruzione, esisterà molto tempo dopo che non ci saremo più. Mi ritrovo a riflettere su cosa concluderanno gli archeologi digitali delle civiltà future sulla nostra società dagli oggetti e dai dati che lasciamo dietro di noi. Ognuna delle mie immagini raffigura un pezzo che è stato alterato in qualche modo, forse per dire ancora di più su di noi come società. Che sia esplicitamente o tramite messaggi nascosti, sono affascinato dalla violenza a cui permettiamo che i nostri figli siano esposti nei giochi per computer, fino alla politica del tempo e all’ascesa della tecnologia che alla fine potrebbe distruggerci. Ma non è solo divertimento e giochi: riguarda anche la nostra umanità, la nostra compassione e la nostra capacità di fare del bene. Siamo un grande mix di molte cose e sono affascinato da ciò che gli oggetti che lasciamo dietro di noi diranno di noi. Quindi, come un’impronta digitale, lascio il mio segno sulla tela affinché le generazioni future possano trovarlo".