Pezzo unico su carta a spray. Misura cm 30x40cm circa.

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Vive e lavora a Milano dove si occupa di design industriale e arti visive. Dal mondo del design ha ereditato l’entusiasmo per la creazione e la facilità nel trasferire l'idea in oggetto concreto. Dopo una vita al computer - tra gioco e lavoro - riscopre il piacere di sporcarsi le mani con i più disparati materiali, prima pennelli, acrilici e bombolette spray, poi resine, smalti e cemento sperimentando, dalle due alle tre dimensioni, i diversi gradi di libertà del gesto artistico. Nell’ultimo anno concilia il mondo virtuale con la matericità dei materiali sperimentando di propria mano con le tecniche di stampa 3d.

“Myselfie - Homo Monitor" è l’evoluzione dell’Homo Sapiens e nasce da una riflessione sull’impatto degli smartphone sulla nostra quotidianità. Lo smartphone ci potenzia, diventa un’estensione del nostro corpo e delle nostre potenzialità comunicative. Comunichiamo tramite monitor, riceviamo input e inviamo output. Inviamo messaggi di testo, messaggi vocali e infine emozioni. Emozioni sotto forma di icone - le emoji o emoticon - che diventano sempre più evolute, sempre più personalizzabili, sempre più simili a noi. In questo nuovo step evolutivo le caratteristiche facciali smetteranno di avere la funzione di esprimere emozioni, e come un tempo successe alla coda dei primi ominidi, smetteranno di esistere. L’Homo Monitor presenta un volto-monitor, venera la divinità della Connessione, madre di tutti gli input e non è infrequente che lo si trovi scambiarsi teneri abbracci "fondi-monitor" con altri individui. Non fatevi però trarre in inganno: non si tratta di amore ma di un puro scambio di dati. Il “Myselfie - Homo Monitor", infatti, si riproduce per gemmazione poiché troppo invaghito di se stesso - da questa caratteristica deriva il nome comune di “myselfie”.