L'opera di Daniele Fortuna, Thologiny è un'opera unica del 2024 e fa parte della serie realizzata dall'artista: Thologiny. L'opera rappresenta il volto di una scultura classica dell'antichità posta su un piedistallo. La scelta cromatica dell'opera è una caratteristica fondamentale dell'artista, che vuole pervadere il mondo con colori accesi e vividi. La scultura Thologinymisura 33x16x16 cm ed è realizzata in legno e dipinta in acrilico con rifinitura foglia oro. L'opera è archiviata.

Daniele Fortuna, è nato a Milano nel 1981, fin dalla prima adolescenza, grazie alla sua passione per l'arte, ha visitato studi d'artista e gallerie d'arte tra i più importanti della città. Ha studiato allo IED (Istituto Europeo di Design) di Milano, coltivando un forte interesse per l'arte e il design. Si è poi trasferito per studio e lavoro in Irlanda, nel sud-est, vicino a Dublino. Lì ha lavorato in uno studio di illuminazione, dove è nato il suo interesse per il legno, materiale che sarà alla base delle sue sculture. Dalla tecnica dell'intaglio, il legno potrebbe infatti essere composto in diverse forme e modelli permettendo all'artista di dare forma plastica alle sue idee. Dopo aver terminato gli studi in Irlanda, torna in Italia e inizia a creare le sue prime opere. La sua arte inizia a prendere forma e crea le sue prime opere in legno, dipinti formati da pezzi di legno modellati, colorati e poi assemblati come parti di un puzzle. Successivamente passerà a composizioni tridimensionali, dapprima soggetti del mondo animale e poi icone del classico greco-romano accostati a colori e tratti del Pop contemporaneo.

"Wood was a material that I already felt was mine. I find it a 'warm' material because, when you touch it, you feel that it has that kind of porosity even though I paint it. And this being 'warm' represents me because I am a very convivial person, a person of companionship. Wood, then, is also alive because it expands and shrinks, it really has a life of its own."

Le sue sculture hanno come punto di partenza soggetti classici, busti greco-romani che vengono ricreati in legno, con una tecnica che accosta più livelli sfalsati, quasi ricordando una riproduzione digitale. Inoltre, una vasta gamma di iconografie pop e contemporanee invade le opere, attingendo dai lavori di grandi nomi, come Maurizio Cattelan e Takashi Murakami, ai loghi di famosi stilisti; da marchi di fama mondiale a personaggi di cartoni animati, fumetti e film; da personaggi famosi, come Albert Einstein, a riferimenti al mondo della musica, in particolare quello dei Queen. Combinando colori vivaci e pop con forme classiche, crea un ponte tra passato e presente, riportando i soggetti classici alla loro forma originale. In origine, infatti, le stesse statue del classicismo erano colorate ma, per secoli, si credette erroneamente bianche a causa del deterioramento dei pigmenti originari. In un certo senso Daniele Fortuna attua un ritorno al passato attraverso la contemporaneità.

"If you look at the whole history of art, there has always been a remaking of something that already existed before; and so, instead of looking for absolute originality, in my opinion we need to focus on what we have (also because anyway the cultural background we have is fantastic and it is to be paid homage to) and make it more contemporary by updating it."